Storia del Liquore: Birra, Vino e Champagne

Abbiamo visto nell'articolo precedente la breve storia di rum, tequila, vodka e gin. Ora andiamo a vedere come sono arrivate sulla nostra tavola altre bevande ormai di uso quotidiano come birra, vino e champagne.



Birra: C'è Qualcosa che non può fare?


Per citare Homer Simpson, c'è qualcosa che non può fare? Molto probabilmente inventato in Persia intorno al 7.000 aC, la birra è diventata estremamente importante in quasi ogni società antica abbia toccato, fino ad arrivare ai giorni nostri come una delle bevande più diffuse al mondo.

Tornando indietro fino alla cultura sumera, la bevanda è stata considerata positivamente divina - un fatto confermato quando gli archeologi hanno trovato un "Inno a Ninkasi" vecchio di 4.000 anni. L'inno alla dea della birra in realtà si rivela essere una ricetta per preparare una bevanda a base di orzo che serviva a far sentire le persone "euforiche, meravigliose e felici."

L'epopea di Gilgamesh ci racconta una storia simile; uno dei personaggi principali, Enkidu, si dice che abbia avuto "sette tazze di birra, e il suo cuore fosse arrivato alle stelle." E non fatichiamo a capirne il motivo. Nell'antico Egitto, i salari erano spesso pagati ai poveri in birra. Era una specie di birra leggera e non molto inebriante, che spiega però come mai le piramide siano architetture costruite perfettamente e in piedi ancora oggi, a differenza degli edifici che vengono cotruiti oggi sotto l'influenza di ben altre bevande.

Vino: dalla Geogia alla California


Un amante del vino sarà lieto di dirti, per ore e ore, quanto sia difficile fare un buon vino e quanti passaggi complicati sono coinvolti nel processo. Questo può essere vero per i vini di oggi, ma la bevanda nella sua forma più grezza probabilmente risale a migliaia di anni fa, persino le culture primitive che erroneamente avevano lasciato l'uva al sole per troppo tempo e poi hanno tentato di mangiarla sono stati in grado di crearlo. Come si è visto, tutti i lieviti necessari a fermentare l'uva in realtà crescono sulla buccia dell'uva. (Non sono necessari additivi aggiuntivi!)

Intorno al 5000 aC, le persone che abitavano i luoghi in cui adesso ci sono Georgia e Iran hanno iniziato a fare il vino in vasi di terracotta. Una volta giunti al periodo dell'antica Grecia, il vino aveva acquisito un significato religioso; forse in omaggio a Dioniso, i greci piantarono vigne in tutte le loro colonie, tra cui la Francia e l'Egitto.

Champagne: Attila Flagello di Dio e Bollicine


Come probabilmente sapete, questo vino frizzante proviene dalla regione francese chiamata Champagne, un centro di commerci per lunga data (e anche una regionecontinuamente percorsa da orde scatenate come Attila). La regione aveva conosciuto un'estate molto breve - il che significava che le uve aveano speso un tempo nettamente inferiore di fermentazione sulla pianta e più tempo fermentazione nelle cantine. In sostanza, è stato questo processo che ha portato al biossido di carbonio a restare intrappolato all'interno delle bottiglie.

In un primo momento Dom era inorridito di questo cambiamento, e, per quanto si sforzasse, non riusciva a liberarsi delle bolle. Infine, rassegnato, ha mescolato l'uva per fare un vino bianco leggero, che si adatta all'effervescenza meglio di un pesante rosso. Ha anche capito che avrebbe dovuto risolvere un altro problema causato dall'anidride carbonica intrappolata: un considerevole numero di bottiglie pronte ad esplodere. Così, invece di usare il classido tappo di legno e canapa impregnato d'olio, ha iniziato a utilizzare un materiale morbido dalla Spagna: il sughero.

Questa bella storia però fa alterare i nativi di Limoux, in Francia. Essi infatti sostengono che stavano facendo spumante già a partire dal 1500, e che Perignon ha bellamente rubato la loro idea. Voi con chi state? 
Previous
Next Post »